Maria Callas: l’hai mai ascoltata?

Forse ci capita di invidiare le celebrità: ci sembrano persone fortunate, a cui va tutto bene. Vivere da star, però, non è affatto semplice. Per una donna lo è ancora meno e non è solo un problema dei nostri tempi, nei quali i social amplificano tutto: la fama come le critiche. Tra le tante storie che si potrebbero raccontare, ho scelto quella di Maria Callas, perché appartiene a tempi che forse immaginiamo meno aggressivi. Invece essere donna ed essere in vista è sempre stato difficile.

Era il 1974 quando Maria Callas ha cantato in pubblico per l’ultima volta. Pochi di voi l’avranno sentita in quell’occasione: si esibì a Sapporo, in Giappone. Al di là di quell’ultimo concerto, tutti noi conosciamo di nome la Callas, ma in quanti conosciamo la sua voce, l’abbiamo davvero ascoltata, anche solo registrata? Era più famosa per la sua arte o per altro? Di cosa si parlava, quando si parlava della Callas? Molto spesso, chissà perché (lo sappiamo perché), i meriti e le qualità delle donne passano in secondo piano e lo Star System si concentra su altro. Maria Callas è stata una donna molto tormentata e non solo perché celebre.

La sua vita comincia subito in salita: nasce nel dicembre 1923 a New York, ma inizialmente la madre la rifiuta. Sperava infatti in un figlio maschio, per consolarsi del figlio morto l’anno prima. Così, tra le insoddisfazioni della madre e le assenze del padre, Maria non può certo certo crescere serenamente. Trova rifugio e consolazione nella musica, che presto diventa per lei una vera e propria valvola di sfogo.

Quando nel 1937 la madre decide di lasciare il padre, la sua vita prosegue in Grecia: qui entra al Conservatorio nazionale e si esercita ossessivamente nel canto. Non le basta, però, e finisce per sfogarsi mangiando troppo. Ingrassa e nel 1941, dopo la prima esibizione professionale, viene presa in giro dai colleghi del coro per il suo aspetto fisico.

Soldati britannici ad Atene nel 1944.

La Seconda guerra mondiale accresce, come per tutti, i problemi: Maria lavora come interprete per i britannici, poi si esibisce per i fascisti e per i nazisti. La pagano con generi alimentari, un bene prezioso in tempo di guerra. Non dimentica però il suo obiettivo: fare carriera come soprano. Così, quando i tedeschi se ne vanno dalla Grecia, lei si mette al servizio dei britannici esibendosi per le truppe. La guerra civile la convince però, nel 1945, a tornarsene negli Stati Uniti. Ha 22 anni e non riesce a “sfondare” nel canto. Si trasferisce ancora e questa volta in Italia, dove la sua vita cambierà per sempre. Inizia una relazione sentimentale con l’industriale Giovanni Battista Meneghini che si incarica di gestire il lato commerciale della sua carriera. Diventa il manager di quella che sarà “la Callas”. La loro relazione però, nella piccola e chiusa realtà della campagna veronese, fa molto parlare: i due “vivono nel peccato“! Le continue umiliazioni convincono Maria a chiedere il matrimonio al compagno. Da lì in avanti le cose vanno meglio e anche la carriera finalmente decolla.

La Callas e Meneghini.

A quel punto, però, cominciano le attenzioni della stampa: si chiacchiera continuamente della Callas e con il dimagrimento di una trentina di chili nel giro di due anni nascono leggende: che metodo avrà mai usato? Forse avrà ingerito vivo un verme solitario bevendolo da una coppa di champagne? Avrà fatto iniezioni alla tiroide? O si è più semplicemente messa a dieta? Invece di parlare della sua arte, le considerazioni e i giudizi si accaniscono sul suo corpo. E addirittura quel dimagrimento va, secondo alcuni, a danneggiare la sua voce. Ne nasce un dibattito o, meglio, un battibecco, che divide detrattori e difensori della Callas. Tutti discutono dell’Opera, i rotocalchi popolari come la gente. Il mondo intero parla della cantante, che scatena suo malgrado invidie e l’accanimento della stampa.

La Callas durante un concerto ad Amsterdam.

In breve diventa l’artista capricciosa (non sono tutte capricciose le donne?) da bacchettare. Finirà per occuparsene persino il Parlamento: il 2 gennaio del 1958, la Callas interrompe la Norma per afonia. In sala c’è il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi: ne seguono cinque interrogazioni parlamentari per denunciare l’offesa al capo dello Stato e l’onta dinanzi al mondo. Si arriva addirittura a una causa legale, chiusa ben 13 anni dopo (con la vittoria di Meneghini contro il teatro dell’Opera).

C’è insomma sempre qualcosa che non va bene: la Callas è troppo grassa, oppure troppo magra, comunque capricciosa… finisce al centro di innumerevoli pettegolezzi che fanno il giro del mondo. Ancora oggi, chi non ricorda la sua relazione con l’armatore greco Aristoteles Onassis? Quando Maria Callas abbandona il marito per dedicarsi a lui, Meneghini vorrebbe farla arrestare come adultera. Al tempo infatti la legge italiana prevede che, su querela del marito, la moglie adultera sia punita con la reclusione fino a un anno e in caso di relazione adulterina fino a due anni. Non vale lo stesso nel caso di adulterio del marito. La legge, fortemente discriminatoria, sarà poi dichiarata costituzionalmente illegittima alla fine degli anni ’60. Ad ogni modo, nel 1959 Meneghini – dal quale la Callas si sente anche sfruttata commercialmente – ritira l’istanza di “separazione per colpa della moglie”.

L’armatore greco Aristoteles Onassis

La Callas però non corona il suo sogno d’amore e la carriera artistica prosegue rallentata, a causa di problemi alla voce, fino a quell’ultima esibizione, nel 1974. I lutti lasciano la Callas sola fino alla sua morte, a soli 53 anni, nel settembre 1977. Si parla di suicidio e ancora non è chiara la causa dell’arresto cardiaco fatale, anche se è noto che faceva molto uso di sonniferi.

Maria Callas avrebbe voluto che si parlasse di lei come artista ed essere giudicata per quello. Ci salutiamo, quindi, esaudendo il suo desiderio e ascoltandola cantare nel video qui sotto.

Ti è piaciuta questa storia?

Per ricevere aggiornamenti su eventi e nuove storie, puoi iscriverti alla newsletter compilando il modulo.

Conosci una persona interessata? Condividi questo contenuto!

Lascia un commento