Sono felice di dirvi che, in quest’anno scolastico (2025/2026), gli studenti modenesi avranno un’interessante opportunità per arricchire la loro formazione con un inedito percorso nella storia modenese. Si tratta di un itinerario urbano con narrazioni storiche, attraverso il quale potranno conoscere il periodo che dalla crisi istituzionale causata dal fascismo arriva alla ricostruzione democratica del secondo dopoguerra. In particolare, il trekking storico approfondirà le vicende che portarono alle elezioni del marzo 1946, alla rinascita del Consiglio comunale modenese e ai suoi primi passi, che precedettero di alcune settimane il referendum istituzionale del 2 giugno e la conseguente nascita della Repubblica.
Obiettivi della proposta didattica
Per gli studenti sarà un’occasione per avvicinarsi alle istituzioni, conoscere il funzionamento delle modalità di partecipazione attiva alla vita democratica e riflettere sul concetto di rappresentanza. Il percorso del trekking urbano prevede anche la visita alla sala del Consiglio comunale, all’interno del Municipio, e a due mostre: una presso la biblioteca Delfini e l’altra presso l’Archivio storico comunale (Palazzo dei Musei).
L’attività proposta vale sia come approfondimento per il corso di storia, sia per l’ambito disciplinare di Cittadinanza e Costituzione ed è riservata alle classi terze della scuola secondaria di 1° grado e a tutte le classi della scuola secondaria di 2° grado. L’attività è gratuita e dura 3 ore, da svolgersi in mattinata, scegliendo tra le date disponibili in un calendario prestabilito.

Come prenotare
Si tratta di una proposta alla quale sto lavorando per conto del Comune di Modena, a cui occorre fare riferimento per ogni informazione. In particolare va contattata Silva Secchi dell’Archivio storico comunale alla mail silva.secchi@comune.modena.it o al tel. 059 2033454.
Le scuole di Modena possono prenotarsi attraverso il portale di MEMO e trovano l’offerta (è la numero 316) a questo link: https://mymemo.comune.modena.it/itinerario/la-rinascita-della-democrazia
Le scuole della provincia che dovessero essere interessate, dovranno invece contattare Silva Secchi, la referente per l’Archivio storico del Comune di Modena della quale ho riportato i contatti qui sopra.
Quegli anni così difficili e così interessanti…
Dopo avere già lavorato nelle 4 annate scolastiche comprese tra il 2018 e il 2022 con una proposta di didattica della storia del dopoguerra per le scuole secondarie di II grado di Modena, torno quindi a raccontare quegli anni così difficili, ma anche così interessanti.
Il 31 marzo 1946 a Modena si tengono le prime elezioni amministrative del secondo dopoguerra: sconfitto il fascismo ed eliminata la riforma podestarile, Modena e l’Italia compiono un altro importante passo verso la ricostruzione della democrazia. In quell’occasione sono eletti 40 consiglieri comunali, a cui spetta il compito di eleggere giunta e sindaco.
Le cittadine modenesi votano per la prima volta e per la prima volta possono anche essere votate: sono 3 le donne che entrano in Consiglio comunale e per la prima volta viene nominata in giunta una donna.
Il primo partito è il PCI, il secondo la DC e il terzo il PSIUP. PCI e PSIUP formano la maggioranza. Tanti, tra coloro che siedono in Consiglio comunale, hanno partecipato alla lotta di Liberazione. Sono persone determinate, con grandi sogni e alti ideali, ma le sfide che li attendono sono molte e impegnative: non si tratta infatti solo di ricostruire la democrazia, ma di ricostruire una città e un tessuto sociale. Il lavoro, l’assistenza, la giustizia sociale sono alcuni dei temi che innervano le sedute del Consiglio comunale.

L’offerta didattica prende le mosse da un lungo e puntuale lavoro di ricerca nelle carte dell’archivio storico del comune di Modena (e non solo), grazie al quale mi è stato possibile ricostruire i primi passi di quel coraggioso Consiglio comunale, contestualizzandone l’operato nella Modena del secondo dopoguerra.
Il progetto avrà anche ricadute sulla cittadinanza, con iniziative aperte al pubblico, ma… ne riparliamo nel 2026!
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