“Su sentieri diritti”: storie di donne in bicicletta

Quando l’organizzazione del FemmFest di Vignola mi ha chiesto, nel 2021, di intervenire al Festival per un contributo storico su donne e bicicletta, non ho nemmeno avuto bisogno di pensarci su. Mi è subito sembrata una bellissima occasione per ripercorrere la storia delle donne nell’età contemporanea, parlando di emancipazione femminile di ieri e di oggi.

Donne e bicicletta

La bicicletta è stata, per le donne, uno strumento e un simbolo. Parlarne, permette di rendere conto di diritti negati e di diritti conquistati, a partire proprio dalla possibilità stessa di usare la bicicletta. Funziona inoltre come splendida metafora per raccontare di strade percorse e di strade chiuse, di strade faticose, in salita, con tornanti che portano indietro e posti di blocco che compaiono all’improvviso… Beh, non sempre all’improvviso, perché in fondo ogni donna sa bene quanto sia dura, quanto sia faticoso, quanto ci sia sempre un ostacolo da superare, un imprevisto dietro la curva, un altro sforzo da fare.

“Eh, hai voluto la bicicletta…” qualcuno potrebbe dire! Non si tratta di raccontare la storia di Alfonsina Strada o, meglio, di Alfonsina Morini (che è il suo vero nome, mentre Strada è il cognome del marito… e potremmo parlarne a lungo!), la prima donna ad aver corso il Giro d’Italia. Si tratta di rendere conto delle imprese di quella massa, spesso – non sempre – silenziosa, di donne, che sui pedali portò avanti la faticosa vita quotidiana e che sui pedali a volte seppe anche irrompere nella grande Storia.

Ci sono frangenti, nella nostra storia più recente, in cui ogni pedalata avvicinò sempre più le donne all’agognata parità con il sesso maschile. Certo, tutti abbiamo in mente la figura della staffetta partigiana, che appunto si muoveva in bicicletta. Come l’Agnese di Renata Viganò. Ne ho parlato, naturalmente, ma c’era molto altro da dire. Soprattutto, ho cercato di dare concretezza ai concetti, raccontando storie individuali, storie di donne in bicicletta che, pedalata dopo pedalata, hanno fatto la storia del nostro territorio e dell’Italia intera.

La serata all’ex lavatoio di Vignola

Ho tenuto l’incontro nel miglior contesto che si potesse avere in quel di Vignola, ovvero presso l’ex Lavatoio Pubblico, in via Zenzano. La struttura, convertita a spazio culturale, risale al secondo dopoguerra e… se i suoi muri potessero parlare ne avrebbero da raccontare! Spazio delle donne per eccellenza (e per forza), mi ha accolto in una grigia giornata di novembre (domenica 28 novembre 2021).

Eravamo ancora alle prese con la pandemia di covid-19, tanto che nella foto qui sopra avrai notato le mascherine. Si è trattato comunque di una serata partecipata. L’incontro aveva lo scopo di portare un contributo storico alla presentazione del progetto Grazielle del Circolo Gramsci, dedicato a donne che hanno piacere di imparare a usare la bicicletta. Perché sì, anche oggi la bicicletta può essere uno strumento di emancipazione.

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